Al giorno d’oggi, sempre più aziende si muniscono di impianti audiovisivi al fine di controllare, a distanza, i loro Uffici.
Altro discorso è quello di usare le telecamere per “spiare” i lavoratori intenti nelle loro mansioni!
Il datore di lavoro ha il diritto di riprendere i suoi dipendenti mentre lavorano?
Gli interessi da bilanciare sono da un lato quello del datore di lavoro di controllare che l’attività dei dipendenti sia eseguita conformemente alle direttive da lui impartite, dall’altro il diritto dei lavoratori al rispetto della riservatezza, della libertà di espressione e della dignità (artt. 1, 3, 35 e 38 Cost).
Certo è che, molto spesso, le aziende controllano l’operato dei lavoratori disinteressandosi totalmente del rispetto della legge e violando, così, diritti costituzionalmente riconosciuti in capo al dipendente.
Se anche tu credi che l’azienda in cui lavori si avvalga illegalmente di videocamere rivolgiti subito al nostro Studio Legale.
Per trattare l’argomento occorre innanzitutto individuare la normativa di riferimento, che nel caso di specie è contenuta nello Statuto dei Lavoratori: una delle più importanti fonti normative italiane che disciplinano e TUTELANO i diritti del lavoratore.
L’articolo che ora citeremo detta LA regola fondamentale: il datore di lavoro NON PUO’ controllare i lavoratori avvalendosi di telecamere. Come tutte le regole, però, anche questa presenta delle eccezioni che qui indicheremo.
L’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori prevede quanto segue:
Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali.
Le informazioni raccolte ai sensi dei commi 1 e 2 sono utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro a condizione che sia data al lavoratore adeguata informazione delle modalità d’uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli e nel rispetto di quanto disposto dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 coordinato ed aggiornato, da ultimo, con le modifiche apportate dalla L. n. 205/2021.
Questo articolo mette in chiaro che il controllo del lavoratore fine a sé stesso, svolto cioè per il solo fine di verificare la prestazione lavorativa è assolutamente VIETATO.
Il datore di lavoro che si avvale di telecamere al solo scopo di controllare quanto dura la Tua pausa caffè, oppure per quantificare la Tua produttività lo fa in violazione della legge.
In presenza di quali condizioni, invece, il datore di lavoro può riprendere il Tuo operato?
- Per esigenze organizzative e produttive: pensiamo alla necessità di riprendere un macchinario per assicurarsi che questo funzioni correttamente;
- Per la sicurezza sul lavoro: una telecamera installata in una banca può dissuadere i ladri dal rapinarla;
- Per la tutela del patrimonio aziendale: pensiamo ad un supermercato in cui gli impianti audiovisivi consentono di accertare eventuali prelievi di merce senza contestuale pagamento.
Attenzione! La presenza di una di queste situazioni non è sufficiente. E’ anche necessario che:
- Il datore di lavoro e le rappresentanze sindacali sottoscrivano un accordo contenente la regolamentazione del funzionamento e dell’utilizzo dell’impianto di sorveglianza;
- Il datore di lavoro esponga sui luoghi di lavoro chiari cartelli che devono riportare i contatti del responsabile della protezione dei dati e l’ufficio a cui rivolgersi per avere una copia delle registrazioni;
- Il datore di lavoro nomini un incaricato che gestisca i dati registrati.
Soltanto in presenza di TUTTE queste condizioni il datore di lavoro può controllare i propri dipendenti. Diversamente, i materiali illegalmente raccolti non potranno in alcuna sede ed in alcun modo essere utilizzati contro di Te.
Ti consiglio quindi di verificare che nel tuo luogo di lavoro vengano rispettate le regole poc’anzi menzionate!
Diversamente potrai far valere i Tuoi diritti di privacy, riservatezza, dignità e libertà di espressione.
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