La famiglia

La centralità della famiglia nella Costituzione Italiana è prevista innanzitutto nell’art. 29 che così recita:
"La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio [79 ss. c.c.]. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare."
La famiglia è importante e come avvocato ho l’obiettivo di tutelarla, sempre.

Non possiamo più stare assieme

Separazione.Avvocato Manuela Rigoni

Ma alcune unioni non sono per sempre. Sicuramente le vicissitudini della vita mettono a dura prova l’unione tra due persone e per alcuni continuare ad andare avanti insieme diventa impossibile.
Come avvocati cerchiamo sempre di trovare un accordo consensuale tra due persone che hanno condiviso molto e che magari hanno pure dei figli. Ma a volte non riusciamo nel nostro intento.
L’assistenza e l’aiuto di un Avvocato non deve spaventare, non ci si deve vergognare di essere vittime di un rapporto, né tanto meno l’artefice della rottura della coppia, perché le storie possono anche finire con il tempo.

Cosa fare quando si decide di separarsi?

Le domande da presentare al Tribunale possono essere di due tipi:

consensuale quando i coniugi si trovano d’accordo nel dividersi, e nelle condizioni per porre termine alla loro relazione;

giudiziale quando fra i due ci sono contrasti insanabili.

Gli effetti CIVILI del matrimonio finiscono solo con il divorzio che può essere richiesto dopo 6 mesi (12 mesi per la separazione giudiziale) dal decreto di omologa emesso dal Tribunale.
È un provvedimento del Giudice, con il quale vengono approvate le condizioni scelte dai coniugi per separarsi, dopo una attenta verifica da parte sua della mancanza di contrasti (l’articolo 158 del codice civile prevede che l'unico caso in cui può essere rifiutata l'omologazione è il contrasto dell'accordo stesso con l'interesse dei figli).

Hai intenzione di separarti?

Allora vieni in studio e parlane con me

Hai un familiare che non è più autonomo, che ha continuamente bisogno di assistenza e di cura?

Amministratore di sostegno- Avvocato Manuela RigoniNon tutte le persone con difficoltà ricevono il giusto apporto dalla famiglia, vuoi perché i propri cari non sono per nulla interessati al loro bene, vuoi invece perché, pur avendolo a cuore, non hanno il tempo per prestargli assistenza. Per questo ci sono gli Amministratori di Sostegno.

L'Amministratore di Sostegno è una persona nominata con decreto dal Giudice Tutelare che ha il compito di assistere, sostenere e rappresentare chi, per effetto di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell'impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere in tutto o in parte al compimento delle funzioni della vita quotidiana.
Come Professionisti possiamo quindi ricoprire questo ruolo così importante e così delicato.

Come viene scelto e da chi l’Amministratore di sostegno?

L’amministratore di Sostegno può essere scelto dai parenti o dal Bisognoso stesso che farà domanda in Tribunale per mezzo del nostro aiuto.

Di cosa si occupa?

Si occupa di tutte quelle attività della vita quotidiana che la persona non è in grado di compiere. Il Giudice, una volta scelto l’amministratore, verificherà che le spese sostenute da quest’ultimo a favore dell’amministrato, nel corso dello svolgimento del suo mandato, siano congrue.

Quanto costa?

Le competenze dipendono dalla attività che l’amministratore compie nel corso del suo mandato e dalla liquidità dell’amministrato, quindi viene calcolato in modo proporzionale.

Vuoi decidere a chi lasciare il Tuo denaro o i Tuoi beni, o ti hanno lasciato una eredità?

C’è chi si sente meglio sapendo come verrà distribuito il suo patrimonio dopo che avrà lasciato questo mondo.

Ed è un’esigenza che può essere soddisfatta. 
Se vuoi farlo anche tu, sicuramente saprai che ci sono delle “regole” da rispettare, in quanto esiste una quota del patrimonio chiamata “legittima” che spetta a determinate persone. Il resto del patrimonio, con il mio aiuto, potrai distribuirlo come meglio credi.

E se invece dovessi ricevere un’eredità? A volte, accettarla non è sempre un bene. Ci sono lasciti infatti che comportano più responsabilità che vantaggi.

Oppure può succedere che più persone ricevono un bene in eredità. E se non si trova un accordo sulla ripartizione del bene?

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