Vieni a parlarne con noi e insieme capiremo come risolvere la situazione.
Studio Legale Rigoni Bussolengo
Separazioni, divorzi, risarcimento dei danni recupero crediti, diritto bancario, diritto del lavoro, testamento
La Nostra Costituzione ha fra i suoi principi cardine IL DIRITTO DI CIASCUN CITTADINO AD UN LAVORO.
Infatti all’art. 4 stabilisce che:
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società”.
Il lavoro quindi inteso come diritto e come forma per ciascun cittadino di realizzarsi e trovare un posto nella società, ma anche come dovere per contribuire al miglioramento di tutti.
Oggi però il mondo del lavoro è in difficoltà. Qualcuno non riesce ad entrare o rientrare in attività e altri, troppo spesso, perdono il lavoro per ragioni diverse che possono dipendere da una crisi d’impresa, oppure da problemi di natura personale con il datore di lavoro o ancora a causa di uno scarso rendimento.
Diritto e dovere, infatti, vanno di pari passo.
Molti fra quelli che vengono licenziati si trovano a subire passivamente la decisione del datore di lavoro. A volte questa può essere giusta, a volte invece risulta completamente priva dei presupposti previsti per Legge come nei seguenti casi:
Se nella tua azienda stai respirando “un’aria pesante” non aspettare a consultarci a licenziamento avvenuto e senza avere opportunamente presentato la tua difesa a seguito delle contestazioni disciplinari.
La tua difesa deve rispettare delle tempistiche e va correttamente stesa con l’aiuto di un legale, al fine di scongiurare il rischio di compromettersi in un eventuale giudizio.
Il supporto di un legale ti consente di capire se il comportamento del datore di lavoro è legittimo.
Se non lo è, si possono individuare le tutele, anche risarcitorie, che puoi domandare in sede giudiziale.
A volte succede purtroppo.
L’azienda non vuole più una determinata persona in quello specifico ruolo e la mette sotto pressione (cd mobbing) per motivarla ad andarsene “spontaneamente”.
Queste spiacevoli situazioni vanno gestite coscientemente al fine di tutelare al meglio il lavoratore, per fare in modo che l’azienda riveda il suo comportamento.
Vieni a parlarne con noi e insieme capiremo come risolvere la situazione.
L’Azienda potrebbe averti proposto un inquadramento contrattuale che non corrisponde alle mansioni che svolgi e di conseguenza la tua retribuzione non sarebbe corretta.
Ad esempio dal raffronto del contratto di lavoro piuttosto che dal CCNL con le buste paga si può già avere un’idea dell’errata qualifica.
Di conseguenza si possono determinare le differenze retributive, quantificate meglio in una seconda fase con il supporto tecnico di un consulente del lavoro.
E’ cambiato il tuo rapporto lavorativo?
Sei stato demansionato o hanno trasformato il tuo rapporto da tempo pieno a tempo parziale, o ancora sei stato trasferito di sede?
Possiamo dirti quali sono i tuoi diritti e i tuoi doveri.
Possiamo offrirti la nostra consulenza e assistenza consigliandoti:
Molto spesso i lavoratori restano vittime anche di gravi infortuni sul lavoro e la colpa viene fatta ricadere sugli stessi.
Invece occorre approfondire se ci sono mancanze dovute alla violazione dei doveri del datore di lavoro in materia di sicurezza.
Se ti è successo, è necessario fare una richiesta di VERIFICA sulla correttezza dei provvedimenti assunti dall’Inps.
In alcuni casi abbiamo stralciato dei crediti dell’Ente Pubblico perché non dovuti.
Questi sono casi di errati accertamenti contributivi promossi da Inps che devono venire impugnati davanti al Tribunale del Lavoro secondo tempistiche ristrette.
Ti aiutiamo a compilare le domande da presentare ad Inps.
In caso di rigetto della richiesta saremo al Tuo fianco per fare valere i tuoi diritti anche in un’aula di Tribunale.
Contattaci e ricevi assistenza!