Via dal codice civile le diciture “Figli legittimi” e “figli naturali”. Per la legge ora i figli sono tutti uguali!
Non tutti forse sanno che prima del 10 dicembre 2012, giorno di promulgazione della Legge 219 del 10.12.2012, i figli naturali, quindi nati al di fuori del matrimonio, avevano uno status giuridico differente rispetto a quelli legittimi.
Molteplici erano le diversità di trattamento. A titolo esemplificativo, pensa che i figli di genitori conviventi e non sposati non possedevano un vincolo di parentale con i nonni o con gli altri parenti della madre e del padre!
O ancora, i figli nati da persone legate da un vincolo di sangue – ovvero da un c.d. rapporto incestuoso – non potevano essere riconosciuti dai genitori, risultando, quindi, fortemente penalizzati innanzi alla legge per un “errore” commesso dalla madre e dal padre.
Oggi, grazie alla Legge 219 del 2012, ogni differenza è stata eliminata: qualsiasi figlio, nato da genitori coniugati, conviventi, o legati in matrimonio a terze persone o, ancora figli di un rapporto incestuoso, potranno rivendicare i medesimi diritti e le stesse tutele.
Un’ultima curiosità: a seguito dell’emanazione di questa legge, al bambino dovrà essere attribuito un nome che corrisponda al sesso! Infine, torna in vigore la regola della “virgola”: il figlio potrà avere più nomi, sino ad un massimo di tre e qualora sia apposta la “virgola” tra gli stessi, gli ufficiali di stato civile nei certificati dovranno riportare solamente il primo nome indicato.