Chi può richiederla?
Per ottenere la cittadinanza italiana iure sanguinis occorrono due requisiti:
-la discendenza da soggetto italiano, ovvero l’avo emigrato
–l’assenza di interruzioni nella trasmissione della cittadinanza. Vale a dire la mancata naturalizzazione straniera (quindi l’avo non deve aver acquisito la cittadinanza straniera in base alla residenza) non solo dell’avo italiano, prima della nascita del figlio, ma anche dei suoi discendenti in linea retta, prima della nascita della successiva generazione, fino ad arrivare al richiedente medesimo.
Come si presenta la domanda?
La domanda per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis si può presentare con due modalità:
-in via amministrativa, attraverso istanza da presentare all’Autorità consolare o al Sindaco del Comune di residenza (se il richiedente risiede in Italia)
-in via giudiziaria, attraverso ricorso da proporsi al Tribunale del comune di residenza dell’avo italiano. Sino a poco tempo fa, nei casi dei discendenti dell’avo italiano per via paterna, quando il Consolato competente a ricevere la domanda amministrativa presentava un’eccessiva fila d’attesa per convocare i richiedenti (che comportasse un periodo di attesa superiore ai 730 giorni), questi ultimi avevano il diritto ed erano quindi legittimati a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria. Recentemente il Tribunale di Roma con ordinanza 09.09.2020 ha stabilito che invero si può ricorrere direttamente all’autorità giudiziaria senza attendere il predetto termine di 2 anni.
Cosa serve per presentare la domanda di accertamento giudiziale della cittadinanza italiana?
I documenti da presentare sono:
-copia atto di nascita dell’avo italiano emigrato all’estero
-copia atti integrali di nascita di tutti i suoi discendenti in linea retta
-copia atti integrali di morte degli ascendenti in linea retta deceduti
-copia atto di matrimonio dell’avo italiano emigrato all’estero
-copia atti di matrimonio dei suoi discendenti in linea retta
-copia certificato rilasciato dalle competenti autorità dello stato estero di emigrazione
-copia certificato di non naturalizzazione o dichiarazione da parte delle competenti autorità straniere che l’avo nato in Italia non si è mai naturalizzato nel Paese straniero in cui è emigrato
tutti i documenti sopra elencati che sono stati formati all’estero, devono essere tradotti in lingua italiana e muniti di legalizzazione.
Posso trasmettere la cittadinanza italiana iure sanguinis a mio figlio?
Nel caso in cui un soggetto dovesse acquistare o riacquistare la cittadinanza italiana, il figlio minore acquista direttamente la cittadinanza, purché conviva col genitore alla data dell’acquisto/riacquisto della cittadinanza e tale convivenza sia stabile ed effettiva, opportunamente attestata con idonea documentazione.
Quindi una volta ottenuta la sentenza di accertamento della cittadinanza italiana, il genitore si recherà al Consolato italiano nel proprio paese di residenza per registrarla e in quell’occasione, dichiarerà di avere figli minori conviventi i quali conseguentemente ottenere in automatico la cittadinanza italiana.
