In Italia, la successione è regolata dal Codice Civile, e il testamento permette di disporre dei beni del defunto solo entro certi limiti. Quando una persona muore senza figli ma con un testamento, le regole sulla divisione dell’eredità sono influenzate dalle norme sulle quote legittime e sulla quota disponibile.
Ecco una panoramica chiara su come viene distribuita l’eredità in assenza di figli:
Quota Disponibile e Quota Legittima
Quota Legittima: È la parte del patrimonio che deve essere riservata ai legittimari (coniuge, figli, genitori) e non può essere alterata dal testamento.
Quota Disponibile: È la parte del patrimonio che il defunto può disporre liberamente con il testamento.
Distribuzione dell’Eredità
Caso 1: Coniuge in Vita e Genitori Deceduti
- Coniuge in Vita: Il coniuge superstite ha diritto alla metà dell’eredità.
- Genitori Deceduti: Poiché i genitori sono già deceduti, la quota di spettanza dei genitori è nulla.
- Testamento: Il testamento può disporre liberamente della restante metà dell’eredità (quota disponibile).
Caso 2: Coniuge e Genitori (Entrambi o Uno Solo) Vivi
- Coniuge: Riceve metà dell’eredità.
- Genitori: Se entrambi sono vivi, essi ricevono un quarto dell’eredità (da dividere in parti uguali). Se solo uno dei genitori è vivo, riceve un terzo dell’eredità.
- Testamento: Il testamento può disporre del residuo quarto (se entrambi i genitori sono vivi) o dei due terzi (se uno solo dei genitori è vivo).
Caso 3: Nessun Coniuge e Solo Genitori Vivi
Testamento: Il testamento può disporre dei restanti due terzi dell’eredità.
Genitori: In questo caso, i genitori del defunto ricevono un terzo dell’eredità (se entrambi vivi, diviso in parti uguali).
In sintesi
- Coniuge in Vita e Genitori Deceduti: Coniuge riceve metà dell’eredità. Il restante 50% è a disposizione del testamento.
- Coniuge e Genitori Vivi: Coniuge riceve metà. I genitori ricevono un quarto, e il testamento può disporre del residuo quarto.
- Nessun Coniuge e Solo Genitori Vivi: Genitori ricevono un terzo dell’eredità. Il testamento può disporre dei due terzi rimanenti.
Esempio pratico
Supponiamo che il defunto abbia un patrimonio di 300.000 euro e che non abbia figli. Ecco come sarebbe divisa l’eredità a seconda dei casi:
- Coniuge in Vita e Genitori Deceduti:
- Coniuge: 150.000 euro
- Testamento: 150.000 euro
- Coniuge e Genitori Vivi:
- Coniuge: 150.000 euro
- Genitori: 75.000 euro (divisi in parti uguali se entrambi vivi)
- Testamento: 75.000 euro
- Nessun Coniuge e Solo Genitori Vivi:
- Genitori: 100.000 euro (divisi in parti uguali se entrambi vivi)
- Testamento: 200.000 euro
Queste regole garantiscono che i legittimari abbiano una quota minima dell’eredità, nonostante le disposizioni del testamento.