La violenza che fa più scalpore, che colpisce di più le persone, è quella fisica
Ma non sempre chi la subisce percepisce la gravità del gesto violento. Il primo episodio può essere uno schiaffo ricevuto durante una lite, che viene giustificato immediatamente dal partner che lo subisce come una “giusta” punizione od un atto istintivo, a cui dare poca importanza. Quante volte sentiamo dire, in fondo me lo sono meritato perché non sono una brava moglie… Ma la verità è che la violenza non ha giustificazioni.
La violenza fisica, non ha giustificazioni ed è preceduta da una violenza che non fa meno danni della prima…
Anzi, spesso è ancor più logorante perché ci segna l’anima e lo spirito, togliendo spesso stimoli ed energia. Sto parlando della violenza psichica.
È nelle discussioni di ogni giorno che si manifesta. L’uomo violento non sente ragioni se non la propria. Non ama essere contraddetto e pretende obbedienza. Ma anche se stai attenta e ti attieni ed impegni a eseguire alla lettera gli ordini, ci sarà sempre qualcosa che non andrà. Le offese e le parole che una persona, vittima di un uomo violento, subisce, la colpiscono nell’intimo. Possono riguardare l’aspetto fisico, una debolezza caratteriale, il rapporto e le capacità di essere un buon genitore. E così, anche le persone più solide di questo mondo perdono delle certezze, diventano insicure e piena di timori e paure. Paura di non essere adeguata, di non essere mai all’altezza e di sbagliare tutto.
Ci sono dei campanelli di allarme? Impariamo a riconoscerli
Non è facile riconoscere subito la vera natura di una persona violenta.
A volte succede che l’uomo o la donna violenti, vivano i primi anni di coppia senza dare segnali. E quando la loro vera indole si manifesta, la vittima esordisce con la più classica delle frasi: “In fondo è sempre stato bravo”. E lo si giustifica: è il lavoro, è il peso della famiglia…. Uno dei primissimi segnali che possono mettere in guardia, è una certa difficoltà dell’uomo violento a gestire le emozioni, soprattutto quelle negative. La persona violenta non riesce a esprimere le proprie frustrazioni, e così quando scoppia se la prende con la persona che è al suo fianco. Quando si inizia una frequentazione, anche il tono di voce può dirci molto di una persona. Quando per spiegarsi alza la voce o peggio grida per farsi valere, o è prepotente o non è capace di accettare anche un punto di vista diverso dal proprio. Ma la coppia è fatta spesso di intermediazioni. E invece il muro di silenzio che si frappone fra la coppia malata è inespugnabile.
Chi sono questi uomini violenti?
Sono persone bugiarde, manipolatrici e che distorcono la realtà. Sono impazienti con i più anziani o con i bambini, sono insofferenti ai disagi degli altri, sono per questo molto egoisti, e mettono loro al centro della loro vita e quindi anche della vita delle persone che gli vivono vicine. E poi appena possono umiliano offendono sminuiscono e usano le minacce. Se fai così ti distruggo, ti rovino, ti lascio senza soldi sino ad arrivare a dire le più infami delle parole: “ti tolgo i bambini e non li rivedrai più” (Nulla di più falso, nessuno può sottrarre i figli ad un genitore soprattutto se non ha fatto nulla di male, e certamente non può succedere perché il partner si arrabbia o meglio se si ha il coraggio di lasciarlo).
Come uscire da un rapporto pericoloso
Innanzitutto dobbiamo chiederci se non stiamo vivendo con una persona paranoica, diffidente e che vive nel sospetto. Prima o poi quel sospetto vi farà sentire a disagio e vi spingerà a parlarne con qualcuno. A quel punto con chi sceglierete di confidarvi potrà fare la differenza. Di certo non potranno essere i vostri figli, ricordatevi infatti che rimane sempre il loro genitore ed un figlio, soprattutto se minore, non ha l’esperienza e gli strumenti per darvi i consigli di cui avete bisogno. Allo stesso modo un genitore, soprattutto se anziano, vedrà il vostro sfogo come un tentativo di abbandono della famiglia a dispetto di tutti i sacrifici invece che magari anche loro hanno fatto. Un amico poi non capisce fino in fondo quanto il vostro problema sia importante, anche se può spingervi a rivolgervi alla persona giusta. La persona che può aiutarvi ad aprire gli occhi è senz’altro un professionista, che sia uno psicologo o un avvocato, non cambia molto. Entrambe sono persone preparate, pronte all’ascolto e a dare i consigli grazie alla loro esperienza, unita allo studio, e possono a volte salvarvi la vita. Questo significa che, anche se non rischiate di venire uccisi dal vostro partner, una vita ingabbiata in un rapporto malato, non è comunque vita. Non è salutare e può sfociare in una malattia, anche mentale.
La violenza non ha giustificazioni. Ecco cosa devi fare per prima cosa
Dai ascolto al tuo subconscio. Se ti accorgi che, per il tuo compagno, ogni momento è buono per picchiarti od offenderti, metti fine alla vostra storia. La solitudine che temi non sarà mai peggiore del disagio di vivere una vita accanto ad un uomo che di certo non può farti felice, ma di sicuro ti farà soffrire. Questo non è amore, ed una volta capito ciò, l’unica alternativa è mettere la parola fine.
Strumenti di tutela giuridica e legale
Nei casi più gravi, oltre ad allontanarsi dal partner occorre rivolgersi ad un Tribunale, con l’aiuto di un Avvocato, per chiedere un ordine di allontanamento del marito/moglie e conviventi violenti. Occorre quindi innanzitutto rivolgersi alle Autorità per denunciare gli abusi. E poi ricorrere al Tribunale per ottenere la separazione alle condizioni che si rendono necessarie per la massima tutela propria e dei figli.