Sicuramente una delle operazioni più complesse nelle cause civili di separazione e divorzio è quella della determinazione dell’ammontare dell’assegno di mantenimento. In soccorso è intervenuta la Commissione di Studio Consulenze Tecniche, Perizie, Esecuzioni Immobiliari dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Verona che ha redatto una pratica guida per la raccolta dei dati e delle informazioni utili alla determinazione dell’assegno di mantenimento.
Questa guida è rivolta in prima battuta al CTU che è chiamato a fornire al giudice gli elementi per la congrua determinazione del mantenimento, andando a ricostruire la reale capacità patrimoniale e reddituale delle parti, ma anche agli addetti ai lavori, come gli avvocati, che possono utilizzare questo strumento per fornire delle indicazioni utili al cliente.
In particolare, la guida distingue innanzitutto i redditi e gli elementi patrimoniali, i quali formano due categorie distinte, per ciascuna delle quali vengono indicate le modalità di raccolta dei dati che formeranno oggetto di separata analisi e valutazione.

Innanzitutto la guida contiene un FORMULARIO con le diverse istanze da inoltrare al Giudice o ad altri interlocutori, quali Istituti e Enti, per accedere alle informazioni patrimoniali e reddituali di un soggetto, nello specifico:
- Istanza ex art. 492 bis Agenzia Entrate
- Fac Simile richiesta accesso-dati-CR-persone-fisiche
- Delega-richiesta-dati Banca d’Italia
- Delega accesso Uffici pubblici
- Richiesta di ispezione ipotecari_1T_310 RRII
- Modulo per richiesta visura storica al PRA
- Delega per richiesta documentazione Banche e Assicurazioni
- Richiesta documentazione Banche Assicurazioni
- Pec richiesta documenti e informazioni Polizia Tributaria
- Richiesta società fiduciarie
- Verbale inizio operazioni peritali
Infatti, nonostante nei procedimenti giudiziari in materia di famiglia vi sia l’obbligo per le parti di depositare sin dalla fase presidenziale la documentazione attestante la propria situazione economica, molte volte succede che quanto depositato dalle parti in causa sia carente o non adeguata a fornire un quadro complessivo nelle consistenze patrimoniali ed economiche di una persona. E’ per questo motivo utile poter attingere alle Banche dati sopra menzionate per ottenere, per proprio conto, le informazioni utili per la determinazione dell’assegno di mantenimento spettante con la separazione o il divorzio, ovvero, in caso di convivenza, con la rottura del rapporto. Ad ogni modo, nel corso di un procedimento giudiziale, si può chiedere anche al Giudice di effettuare le indagini necessarie a ricostruire la situazione reddituale e patrimoniale delle parti. Tuttavia, in questo ultimo caso, considerato la mole di lavoro dei Tribunali, tale opzione non ci consente di avere un pronto riscontro.
Per la determinazione della consistenza patrimoniale viene preso in considerazione sia il comparto mobiliare che il comparto immobiliare che viene osservato per il periodo che verosimilmente sarà indicato dal Giudice (in genere dai 5 o 3 anni antecedenti al deposito del ricorso). Mentre per la determinazione della capacità reddituale si parte dall’analisi, volta alla valutazione del mantenimento, delle dichiarazioni fiscali delle parti, riguardanti i periodi indicati dal Giudice, i cui redditi (disaggregati e analizzati) dovranno essere ulteriormente rettificati delle eventuali influenze originate dall’applicazione di norme civilistiche o fiscali, incrementati dagli eventuali redditi esenti, non imponibili, soggetti a tassazione separata, figurativi o non dichiarati e infine depurati degli oneri fiscali e contributivi gravanti sui redditi dichiarati.
La guida peraltro comunica la modalità di accesso alle diverse banche dati quali l’Anagrafe Tributaria, l’archivio dei rapporti finanziari e la Centrale dei Rischi alla Banca d’Italia.

L’ANALISI PATRIMONIALE prende in considerazione le seguenti voci, per le quali vengono analiticamente indicate le modalità di reperimento:
- Terreni e fabbricati
- Automezzi e imbarcazioni
- Partecipazioni ed incarichi societari
- Finanziamenti e rapporti di credito/debito
- Conti correnti e depositi bancari, carte di credito, dossier titoli
- Polizze assicurative, previdenziali e finanziarie
- Beni mobili di pregio
- Beni detenuti tramite fiduciarie e trust
L’ANALISI REDDITUALE invece comprende i redditi seguenti:
- Redditi fondiari
- Redditi di capitale
- Redditi di lavoro dipendente
- Redditi da lavoro autonomo
- Redditi d’impresa
- Redditi diversi
- Redditi prodotti in forma associata
- Redditi soggetti a tassazione separata
- Redditi esenti
- Redditi esteri
- Eventuali altri redditi non dichiarati
Al fine di meglio specificare quanto anticipato, troverete allegato al termine dell’articolo le Linee guida per l’analisi reddituale e patrimoniale.
In conclusione, questo tipo di ricerca è molto complessa e delicata, pertanto l’Avvocato saprà certamente aiutare il Cliente nella determinazione del mantenimento ad egli spettante, e ciò come abbiamo visto, sulla base della ricostruzione della situazione reddituale e patrimoniale dell’altro coniuge.