Come gestire al meglio la separazione
Il figlio va protetto dal conflitto tra i genitori in procinto di separarsi. Nel comportamento genitoriale non devono essere infatti presenti comportamenti mirati a coinvolgere i figli nel diverbio.
E’ importante dunque rispettare i seguenti parametri:
- comunicare ai figli in modo sincero e comprensibile la propria intenzione di separarsi
- lasciare ai figli la possibilità di esprimere i loro pensieri e stati d’animo sulla decisione, dimostrandosi interessati e disponibili a comprenderli
- mantenere le proprie responsabilità in tutti gli ambiti della vita familiare e assicurarsi che i figli non attribuiscano a loro stessi la colpa
- non coinvolgere i figli nel conflitto, screditando l’altro genitore o spingendoli a prendere una parte
- evitare possibili scontri con l’altro genitore in presenza dei figli
- prendere le decisioni importanti (scuola, salute, ecc…) in comune accordo con l’altro genitore, al fine di evitare fraintendimenti.
Cosa accade quando i figli vengono “messi in mezzo”?
Una recentissima Ordinanza del 01.06.2022, pronunciata dalla Corte di Cassazione riguardo ad una separazione molto conflittuale, risponde al quesito!
In particolare la madre contestava l’affidamento condiviso ed il collocamento del figlio presso il padre. Accusava quest’ultimo di adottare comportamenti oppressivi nei confronti del figlio che andavano a ledere la sua integrità psico-fisica.
Per tutti questi motivi chiedeva l’affidamento esclusivo.
La Corte di Cassazione rigettava integralmente il ricorso della donna in quanto attribuiva ad entrambi i genitori la mancata protezione del figlio all’esposizione dal loro conflitto, come previsto dall’art. 316 c.c. considerandoli tutti e due responsabili di avere messo in atto meccanismi volti ad allontanare il figlio dall’altro.
Quindi entrambi i genitori sono chiamati a non coinvolgere i figli nelle loro divergenze ed essere allo stesso modo presenti nella loro vita dove l’affidamento condiviso resta per un minore la scelta migliore per la sua crescita ed il suo sviluppo.
La Convenzione di New York del 1989, sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, sottolinea l’importanza della famiglia nella vita di ogni bambino e adolescente. Numerosi diritti del minore ruotano infatti intorno alla famiglia: il diritto di preservare le relazioni familiari (art. 8), il diritto di non essere separato dai genitori (art. 9) e di mantenere rapporti regolari e frequenti con ciascuno di essi, anche se risiedono in stati diversi (art. 10), il diritto di esprimere liberamente la
propria opinione nelle questioni che lo riguardano e di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa (art.12).